Feria propria del 24 Dicembre

Iraq. Santo Natale 2015.
Iraq. Santo Natale 2015.

Audio Omelie

24 Dicembre 2019 (Pastorizzati, prostituizzati, pubblicanizzati…)

24 Dicembre 2015


Nella predicazione abbiamo assistito alla scomparsa dei “nemici”, come se tutti fossero amici.

Certo la preghiera per i nemici è una benedizione per noi e mai dobbiamo smettere di chiedere il bene per coloro che ci vogliono male, ma la presenza di questi nemici è una costante che anche oggi la parola di Dio, a un soffio dal Natale, ci chiede di considerare con più attenzione. Abbiamo ascoltato nella Prima lettura tratta dal secondo libro di Samuele.

Il re Davide, quando si fu stabilito nella sua casa, e il Signore gli ebbe dato tregua da tutti i suoi nemici all’intorno…

 Va’ e riferisci al mio servo Davide:…anche per il futuro distruggerò davanti a te tutti i tuoi nemici…

…gli darò riposo liberandolo da tutti i suoi nemici.

E non è questione che si tratta di un libro dell’Antico Testamento, perché, oggi, anche nel Benedictus abbiamo ascoltato questo.

…salvezza dai nostri nemici, e dalle mani di quanti ci odiano.

…si è ricordato della sua santa alleanza, del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre, di concederci, liberati dalle mani dei nemici…

Parole che ogni giorno pubblicamente in ogni angolo della terra la Chiesa prega, a ricordarci, al di là di ogni irenismo adolescenziale, che c’è gente anche in questo Natale che ci è nemica e ci odia proprio perchè siamo cristiani.

Una preghiera speciale questa notte per tutti i fratelli e le sorelle cristiane in tante parti del mondo che soffrono per la loro fede e continuano a pregare per i loro persecutori. Eliminare la parola “nemici” dalla predicazione e dalla catechesi significa sminuire la grandezza della loro fede.

di Padre Maurizio Botta

 

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