Martedì della II settimana di Avvento

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Audio Omelie

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Ascoltiamo le parole che precedono quelle che Gesù ci ha rivolto oggi.

Matteo 18,6-10  Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.

Dio va alla ricerca di ciò che è considerato nulla dalle valutazioni umane e che è stato scandalizzato. Lo scandalo si produce quando qualcuno fa o dice qualcosa che rende impossibile il credere a un credente, definito un piccolo. Al tempo di Gesù, ad esempio, i bambini erano considerati religiosamente irrilevanti. Di essi Dio è difensore. Difensore della loro fede e giudice severo di chi gliel’ha fatta perdere. Lo smarrirsi di cui Gesù ci parla oggi è per riprendere il discorso sullo scandalo. Gli scandali sono quindi ostacoli che fanno smarrire i piccoli nella loro fede. Scandali che fanno perdere ai piccoli la fede in Gesù. Gesù immagina, 99 adulti o grandi che non si scandalizzano, non si smarriscono nella fede come pecore che possono stare da sole per un po’, mentre il Pastore-Padre, va in cerca della piccola, che scandalizzata nel suo credere, si è smarrita. Gesù, una volta entrato a stare con noi, continua a rivelarci in questo Avvento come il Padre è intimamente.

di Padre Maurizio Botta

Vangelo  Mt 18,12-14

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:  «Che cosa vi pare? Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce, non lascerà le novantanove sui monti e andrà a cercare quella che si è smarrita?  In verità io vi dico: se riesce a trovarla, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite.  Così è volontà del Padre vostro che è nei cieli, che neanche uno di questi piccoli si perda».

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