Audio Omelie
15 Marzo 2020 (deserto inestingubile che diventa sorgente pulsante…)
19 Marzo 2017 (Sommelier di acque)
In alcuni ristoranti molto costosi c’è addirittura una carta delle acque minerali e un sommelier capace di consigliare l’acqua giusta da accostare ad ogni piatto. A me la cosa ha sempre fatto sorridere, ma anche Gesù dice che c’è acqua e Acqua.
Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi beve dell’Acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’Acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di Acqua che zampilla per la Vita eterna.
Due acque, quindi, l’acqua e l’Acqua Viva che viene da Lui solo.
Descriviamo questa prima acqua con la a minuscola. Vogliamo valorizzarla al massimo. Cristo stesso ha avuto sete di acqua.
Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno.
In senso ampio acqua sono tutte le cose che per un po’ ci dissetano: le coccole, il cappuccino, vedere un film, prendere il sole, il mare, coltivare i propri fiori, fare l’orto, la musica… Ma l’acqua, questa acqua, viene meno. Il deserto arriva per tutti. Quest’acqua ci toglie la sete per poco e ogni giorno con fatica bisogna riprendere il cammino sotto il sole. A mezzogiorno, nell’ora peggiore, la cerchiamo perché magari ci vergogniamo come la samaritana. Ogni giorno brocca, sudore, fatica, polvere e poi anche deserto… Il deserto della vita, miraggi di oasi in cui mendicare un po’ di amore. Come è importante fare l’esperienza di questa sete!
Ma il deserto conduce alla tentazione. Al cuore di pietra. Il rischio consueto è quello di applicare dall’esterno il senso alle espressioni bibliche. Mormorazione è tentare Dio, è avere il cuore indurito. Il cuore indurito è un cuore che mormora, questa è la definizione che la Parola di Dio ci lascia dell’espressione “cuore indurito”.
Il Signore è in mezzo a noi sì o no?
Questa Acqua esiste veramente o no? Forse per molti è necessario percorrere un lunga tratto di strada desertica e di sfinimento, ma obbedire a Cristo, sceglierlo come nostro Re significa non mettere mai in dubbio l’esistenza di quest’Acqua per il solo fatto che Lui ne ha parlato. C’è l’Acqua di Vita, le possibilità dilatate di una Vita con la V maiuscola, che comincia con l’avere meno sete, la malinconia non è più padrona, il non- senso non è più tiranno, progressivamente arretra anche la paura, anche in mezzo al dolore. C’è idratazione divina per ogni istante della vita, lo Spirito di Dio può bagnare ogni aspetto della vita, guarendo, risanando. La libertà dell’uomo è che il padre attraverso il dono di Cristo dà quest’Acqua a tutti quelli che liberamente gliela chiedono.
Il Padre darò lo Spirito Santo a tutti quelli che glielo chiedono
Della sua esistenza non si può convincere nessuno, non si può imporre. Unica possibilità la testimonianza di una carne dissetata. Annunciare che esiste e insieme già dissetare perché dissetati.
L’uomo moderno, infatti, è stufo di parole, vuole bere da uomini dissetati e questo non si finge, non si può improvvisare. Non vuole nemmeno più sentire l’annuncio di quest’Acqua Viva se non è credibile colui che l’annuncia.
Ci lasciamo, allora, con queste parole stupende e consolanti di Santa Madre Teresa di Calcutta.
Lui ha un desiderio ardente di voi. Ha sete di voi. Lui vi ama sempre, anche quando non vi sentite degni. Perché Gesù dice: ho sete? È difficile spiegarlo a parole. Per Gesù dire: ho sete, è cosa molto più profonda, che dire semplicemente: io ti amo. Fino a quando non saprete nel profondo che Gesù ha sete di voi, non potrete cominciare a sapere chi Lui vuole essere per voi. O chi Lui vuole che siate per Lui”.
di Padre Maurizio Botta C.O.





