Fantozzi (Paolo Villaggio, 1971)
Mario Adinolfi ha deciso di salvare nella sua “cassaforte impermeabile” questo libro. Gli ho chiesto di raccontare il perchè in pochissime righe. Eccole.
“Per la quantità di risate di pancia e di testa che provoca. Prima dei film di Fantozzi, pochi lo sanno, ci furono i libri di Fantozzi. E i libri sono capolavori, soprattutto i primi due che precedettero l’uscita del film capostipite della saga con la regia di Luciano Salce nel 1975. Il racconto della vita tragicomica dell’impiegato e della sua famiglia era giocato sulla chiave grottesca, ma io che figlio di un impiegato lo ero davvero e peraltro mio padre si chiamava pure Ugo ne leggevo tutti i tratti perfettamente realistici. La maestria assoluta per imparare a ridere di se stessi.”
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