Una buona idea (Niccolò Fabi)

Una buona idea (Niccolò Fabi)

Tommaso Pucci ha deciso di salvare nella sua “cassaforte impermeabile” questa canzone. Gli ho chiesto di raccontare il perchè in pochissime righe.

“Per le canzoni, ho subito pensato ai testi e alle melodie un po’ riflessive di Niccolò Fabi, cantautore che ho scoperto di recente e che ho apprezzato da subito: Meraviglia parla dello stupore da cui tutto inizia, quello stupore che però a volte costringe a voler perfezionisticamente realizzare tutto e subito; e invece no: La bellezza canta l’anelito che ci spinge a cercare oltre, quell’anelito che ci rende consapevoli che c’è sempre qualcosa che manca; Costruire è l’esaltazione di tutto ciò che passa tra un inizio intraprendente e il finale decisivo, il silenzio di un cammino fatto di cadute o comunque di un lento passo dopo passo. In Ecco ho riscoperto la possibilità che ci è data in ogni cosa di poter scorgere i segni della Risurrezione. Infine, Una buona idea è la descrizione un po’ disincantata della società orfana nella quale ci troviamo, per la quale Fabi riconosce il bisogno di trovare padri autentici, che raccontino ancora le storie degli anziani – quelle di cui sopra – e che ci indichino una cometa da seguire. In postilla, aggiungo Il Dio delle piccole cose, un inno di Fabi-Silvestri-Gazzè alla quotidianità, alla sua semplicità e alla sua sete di divino.”

Discoteca completa.


Una buona idea (Niccolò Fabi)

Sono un orfano di acqua e di cielo
Un frutto che da terra guarda il ramo
Orfano di origine e di storia
E di una chiara traiettoria
Sono orfano di valide occasioni
Del palpitare di un’idea con grandi ali
Di cibo sano e sane discussioni
Delle storie, degli anziani, cordoni ombelicali
Orfano di tempo e silenzio
Dell’illusione e della sua disillusione
Di uno slancio che ci porti verso l’alto
Di una cometa da seguire, un maestro d’ascoltare
Di ogni mia giornata che è passata
Vissuta, buttata e mai restituita
Orfan della morte, e quindi della vita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Sono orfano di pomeriggi al sole, delle mattine senza giustificazione
Dell’era di lavagne e di vinile, di lenzuola sui balconi
Di voci nel cortile
Orfano di partecipazione e di una legge che assomiglia all’uguaglianza
Di una democrazia che non sia un paravento
Di onore e dignità, misura e sobrietà
E di una terra che è soltanto calpestata
Comprata, sfruttata, usata e poi svilita
Orfan di una casa, di un’Italia che è sparita

Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea
Mi basterebbe essere padre di una buona idea

Una buona idea
Una buona idea
Una buona idea

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