Un minuto sul Vangelo di oggi (18/07/2015)

Jesus+healing+the+man+with+the+withered+hand“Allora i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là.” Cosa ha fatto Gesù di tanto grave per suscitare una riunione così fulminea e provocare una decisione così violenta? C’era un uomo con una mano paralizzata. Era sabato. Sinagoga.

I farisei vogliono già accusarlo e per farlo gli pongono pubblicamente il “caso” di questo poveretto.

Gesù risponde e comanda.

Risponde ai farisei dicendo loro: “Chi di voi, se possiede una pecora e questa, in giorno di sabato, cade in un fosso, non l’afferra e la tira fuori? Ora, un uomo vale ben più di una pecora! Perciò è lecito in giorno di sabato fare del bene”.

Poi comanda al malato: “Tendi la tua mano”. Il paralitico stese la mano malata che ritornò sana come l’altra.

Gesù aveva definito questo suo essere “Signore del Sabato” come Misericordia. La Misericordia non è in Dio solo un volto misericordioso, un vago sentimento pietoso. È azione. Diventa comando. Si esprime in un coraggio umano nel fronteggiare da solo i leader religiosi della sinagoga. Gesù è misericordioso perché non indietreggia davanti al clima violento e accusatorio che ormai lo circonda. Misericordia è correzione dei farisei sulla loro lettura teologica della realtà, dei fatti. Questo è il punto. Gesù incarna una pretesa assoluta, quella di essere “più del Tempio e Signore del Sabato”. E questa pretesa non si ferma alle parole, diventa gesti che apparivano inevitabilmente divisivi e provocatori. “Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”

Padre Maurizio Botta C.O.

 
Vangelo Mt 12,14-21
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, i farisei uscirono e tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Gesù però, avendolo saputo, si allontanò di là. Molti lo seguirono ed egli li guarì tutti e impose loro di non divulgarlo, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa: «Ecco il mio servo, che io ho scelto; il mio amato, nel quale ho posto il mio compiacimento. Porrò il mio spirito sopra di lui e annuncerà alle nazioni la giustizia. Non contesterà né griderà né si udrà nelle piazze la sua voce. Non spezzerà una canna già incrinata, non spegnerà una fiamma smorta, finché non abbia fatto trionfare la giustizia; nel suo nome spereranno le nazioni».

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