Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.18 (Sergei Rachmaninoff)
Elisa Calessi ha deciso di salvare nella sua “cassaforte impermeabile” questo brano. Le ho chiesto di raccontare il perchè in pochissime righe.
Concerto per pianoforte e orchestra n.2 op.18 (Sergei Rachmaninoff)
“Se dovessi dire in musica cosa sono, cos’è la natura dell’uomo, userei questa musica. Qui si descrive l’impeto del cuore e della mente, la ricerca continua, inappagata e inappagabile di qualcosa che soddisfi quello che siamo. E la constatazione che niente può. Eppure nessuna delusione o sbaglio ferma quell’impeto. Anzi, tutto (l’orchestra) lo rilancia e amplifica. Ma non c’è tristezza. Dramma, sì. Ma non tristezza. La decisione con cui il tema, variato, si ripete, il dialogo tra solista e orchestra, è come la conferma che no, non era sbagliato quell’impeto.”
Discoteca completa.





