Un minuto sul Vangelo di oggi (21/10/2016)
Gesù diceva alle folle: perché non giudicate da voi stessi ciò che è giusto?
Gesù rimprovera le folle, cioè tutti, discepoli e non, dicendo che c’è abbastanza luce per vedere. Dio dà abbastanza segni per capire, per arrivare a fare giuste valutazioni. Leggere correttamente i segni vuol dire essere capaci, partendo da essi, di trarre giuste conclusioni.
Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto?
Nella vita di ogni uomo, dice Gesù, ci sono dei kairos, dei tempi opportuni, nei quali è possibile giungere a conclusioni decisive valide per tutta la vita. L’espressione questo tempo ci ricorda che Dio non bussa allo stesso modo in ogni tempo. L’accusa che fa Gesù è quella di essere ipocriti. C’è un momento in cui si sceglie di essere ipocriti. Attori, simulatori, dissimulatori. Questo il rimprovero. Fingere di non aver visto il segno, anzi fingere di non sapere innocentemente interpretare i segni, di non essere capaci di darne la giusta lettura quando invece basterebbe fare come si fa con i segni della natura.
Gesù dice che i segni della Sua presenza sono più che sufficienti per giungere a delle conclusioni giuste su chi sia Dio, su chi sia Lui e soprattutto su che cosa comporti il fatto che Lui c’è. Conclusioni quasi meccaniche (e così accade) come quelle che si possono trarre dall’osservazione dei segni della natura per prevedere il tempo meteorologico.
Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con lui, per evitare che ti trascini davanti al giudice e il giudice ti consegni all’esattore dei debiti e costui ti getti in prigione. Io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo
Proprio come in una disputa ci si potrebbe accordare prima, perché in fin dei conti si potrebbe sapere con facilità dove sta la giustizia. Il problema, anche nei casi più ingarbugliati, non è la mancanza di intelligenza per sapere dove siano la verità e la giustizia. Il problema è la mancanza di volontà di accordarsi.
di Padre Maurizio Botta





