La pecora perduta è ritrovata e caricata sulle spalle. La moneta perduta è trovata dalla luce di una lampada e dal movimento di una scopa. L’uomo perduto si chiama peccatore e il peccatore si converte.
Il cielo è il luogo dove il Padre regna, dove il Padre è santificato, dove la sua volontà è fatta in modo perfetto. Quando la libertà del peccatore si volge a Dio tutto il cielo con i suoi santi e i suoi angeli gioisce.
Il peccatore non è una moneta, non è una pecora. Dio lo cerca, nel senso che ne accoglie a braccia spalancate ogni libero ritorno. Infatti Gesù raccontò queste breve parabole ai farisei e agli scribi che così si lamentavano: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”.
La ricerca di Dio si esprime in un’intimità concessa, prima del cambiamento, a uomini definiti perduti. Gesù conosce il cielo, conosce il cuore del Padre e si sbilancia nell’accoglienza di questi lontani che liberamente si avvicinano a lui per regalare gioia al Padre suo e ai suoi angeli. Donaci Gesù il tuo cuore!
di Padre Maurizio Botta C.O.





