Pilato uno di noi

Audio Omelie

25 Novembre 2018

XXXIV Domenica del Tempo Ordinario  (anno B) – Commento alle letture per la Radio Vaticana


Che cos’è la verità?

A regnare, più di Cristo, oggi sembrerebbe questa domanda con cui si conclude la prima parte dell’incontro tra Pilato e Gesù. Pilato è ovunque. È in noi, nel collega di lavoro, nel figlio, nella moglie e nel marito. Di più. Pilato lo ritroviamo, lo dico con dolore, in suore e in sacerdoti. Anche in vescovi. Chi ammetterebbe esplicitamente di vergognarsi di Cristo? Eppure è vergogna di Lui il disagio per la sua pretesa evidente di essere la verità assoluta. Pretesa che ebbe fino all’ultimo. Anche davanti al potente governatore a cui la sua vita era appesa come ad un filo. Non disse solo ai suoi discepoli: “Io sono la via, la verità e la vita”, ma ricordò anche allo scettico Pilato: “Tu lo dici; io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce”.

In Europa vaghe radici valoriali comunitarie crollano perché ideologiche. Possono “tellingarci” tutte le storie che vogliono. Le radici cristiane che la Costituzione Europea ha ripudiato ci avrebbero protetto di più. Attenzione non si parla qui nemmeno del ripudio di Cristo come Verità assoluta, ma del rifiuto al riconoscimento pubblico minimo che noi da lì storicamente veniamo. Non è solo un problema politico, ma una eresia strisciante nella Chiesa, tanto che non si pensava che nella storia della Chiesa potesse arrivare un giorno in cui sarebbe stato necessario ribadire, in un documento come la Dominus Jesus, questa verità fondante.

Cristo dice di essere Re di Verità e aggiungendo che “Il mio regno non è di questo mondo” e che “il mio regno non è di quaggiù” potremmo concludere che la Verità semplicemente non sarebbe di questa terra. La Verità come realtà dell’altro mondo, esclusivamente di lassù. L’unica vera buona notizia, l’unico vangelo, è invece che questo Regno celeste di Verità vuole penetrare nella storia e crescere anche in mezzo a noi. Ognuno di noi può liberamente diventare suddito di Cristo Re di Verità. Gesù si è affaticato in molte parabole, usando varie immagini, per descrivere come. La Verità non si afferma né con la violenza né con la potenza. Né per potenza militare né per potenza comunicativa mediatica. Il Regno del Re della Verità non è una storia da raccontare, ma una volontà personale da offrire. La mia. La tua che leggi. Uno a uno. Libertà offerta non una volta per tutte, ma sempre più spesso, a seconda di quanto è serio il cammino spirituale, fino ad arrivare a ogni respiro.

Che sia così. Venga il Tuo Regno. Maranatha. Vieni Signore Gesù.

di Padre Maurizio Botta C.O.

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