Vogliamo anestetizzare anche oggi le parole di Gesù? Impossibile addomesticarle, sono selvagge. Gesù chiede che lo si preferisca a tutto. La parola chiave è preferenza. Preferire Cristo sempre. Affettivamente e effettivamente in ogni scelta. Lo chiedo a quelli che si affanneranno oggi a far finta di nulla non commentandole oppure si arrampicheranno sugli specchi per ammorbidirle. Sono parole che hanno in sé qualcosa di così virile e divino da far spavento. Chi sei tu che chiedi ciò che nessuno può chiedere? Che chiedi a una madre cristiana di amarti più del figlio carne della sua carne? Chi sei tu che ci dici di non illuderci, perché non sei venuto a portare la pace, ma divisione addirittura all’interno della famiglia, a seconda di come i componenti si schiereranno su di te? Sì! Divisione, questa parola che oggi sembra una bestemmia e che tu, mio Signore, non ti vergogni ad usare. Come ti commenteranno oggi quelli che hanno la bocca piena della parola “inclusione” più che del tuo santissimo Nome? Chi sei tu per chiedere di perdere la mia vita per te? Chi sei tu che mi chiedi di seguirti carico della mia croce già pronta ogni giorno? Chi sei tu che mi imponi di amare i nemici ed estinguere in te ogni rancore? Tu Gesù sei il mio Signore ed io non ho che Te, perché in questa valle di lacrime solo Tu hai parole di Vita Eterna.





