Nella locandina di questo passo, magistralmente illustrata da Andrea Pucci, abbiamo voluto sintetizzare esaurientemente tutte le attuali distorsioni delle virtù della Misericordia e della Giustizia.
Un pelouche rosa simboleggia un sentimento che non è virtù, ma un incondizionato e soffice atteggiamento di generica bontà, che non considera la debolezza dell’uomo e la sua innata malizia.
Di contro, una spada, rappresenta l’altra faccia della stessa medaglia. L’uomo che commette errori non merita perdono, è predestinato ad una vita senza redenzione e possibilità di riscatto. L’unica soluzione sembra una giustizia simile alla vendetta, che porti all’esclusione dalla famiglia umana.
Nell’uomo moderno, misericordia è sempre più sinonimo di “condono”, sinonimo di un perdono incondizionato senza un previo pentimento e una volontà di conversione. Una totale attitudine all’impunibilità che non lascia spazio alle ragioni della giustizia e della legge.
Specularmente, la giustizia è intesa sempre di più come qualcosa di crudele e implacabile, un giustizialismo che non deve tener conto della dignità della persona e del suo perfezionamento.
Ci porremo molti questiti: la misericordia è un sentimento? La giustizia è una crudele applicazione della legge? Bontà e verità si possono coniugare? È possibile un’accoglienza che includa il rispetto per le regole di chi accoglie? Il buono, è uno smidollato senza carattere? Quale rapporto c’è tra giustizia e amore? Tra verità e carità? Essere giusti, significa essere implacabili esecutori di una legge?
Vi aspettiamo tutti con gioia al prossimo dei Cinque Passi. Venerdì 12 Febbraio alle 21.00 sempre a Roma alla Chiesa Nuova (Santa Maria in Vallicella)
Qui sotto il link per invitare gli amici all’evento su FB:
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