C. S. Lewis – A viso scoperto (Till we have faces) (1956)
Nicola Commisso ha deciso di salvare nella sua “cassaforte impermeabile” questo libro. Gli ho chiesto di raccontare il perchè in pochissime righe. Eccole.
“L’opera più bella scritta da Lewis. È un libro che ti legge ogni volta che lo leggi e ti spinge a cambiare – «Muori, prima di morire; dopo non c’è possibilità» – insieme alla protagonista del romanzo, una rielaborazione del mito di “Amore e Psiche”. Palesa il nostro modo d’amare, la centripeticità dell’amore umano – «Non dicono forse che amare e divorare siano la stessa cosa?» – e la necessità della sua redenzione, in un faccia a faccia con Dio fino al Suo incontro, impossibile nella sua pienezza “finché non avremo un volto”.”
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