Roma capoccia (Antonello Venditti)
Nicola Commisso ha deciso di salvare nella sua “cassaforte impermeabile” questa canzone. Gli ho chiesto di raccontare il perchè in pochissime righe.
“Una poesia in musica della mia città, che per me è, e sarà sempre, la più bella città del mondo. Città eterna, eterna babele, da guardare con lo sguardo dell’innamorato, ricco di gratitudine e mai scontato: “io ce so’ nato Roma, io t’ho scoperta stamattina”. Scriveva Calvino: «D’una città non godi le sette o settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda». La bellezza di Roma, sempre più fragile e nascosta dalla bruttezza del male, mi ricorda che il mondo è bello, ma è da salvare.”
Discoteca completa.





