Giovedì della VI settimana del Tempo Ordinario

san pietroAudio Omelie

20 Febbraio 2020 (Santità dai nostri ai Suoi… pensieri)

16 Febbraio 2017


Nel Vangelo incontriamo Gesù che si fa dire dai suoi stessi discepoli che cosa le apparenze hanno suggerito ai suoi contemporanei a proposito della sua identità. Miracoli, parola autorevole, tanti discepoli, gesti forti, predicazione itinerante hanno portato a vedere in lui un nuovo  Giovanni il Battista o un nuovo Elia, insomma un profeta. Gesù passa poi a chiedere a loro che da vicino lo hanno osservato e Pietro risponde a nome di tutti, ma per andare al di là della apparenze, è aiutato da Dio. Gesù conferma questa ispirazione che diventa primato.

Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli.  E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli, e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli.

Senza questo aiuto, senza questo dono si riprecipita nelle false apparenze oppure nel ridurre anche Dio ai nostri schemi. In questo errore il primo Papa precipiterà pochi minuti dopo, venendo corretto da Gesù in modo rude.

Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.

Chiediamo allora sempre a Dio lo Spirito Santo per giudicare la realtà come la giudica Lui al di là delle false apparenze.

di Padre Maurizio Botta C.O.


Vangelo         Mc 8, 27-33
Dal vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo; e per via interrogava i suoi discepoli dicendo: «Chi dice la gente che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista, altri poi Elìa e altri uno dei profeti». Ma egli replicò: «E voi chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno. E cominciò a insegnar loro che il Figlio dell’uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare.
Gesù faceva questo discorso apertamente. Allora Pietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo. Ma egli, voltatosi e guardando i discepoli, rimproverò Pietro e gli disse: «Lungi da me, satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».

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